mercoledì 30 settembre 2009

ESSERE TUO SCHIAVO

Essendo tuo schiavo, che altro posso farese non attendere per ore ai desideri tuoi?Non ha per me valore il tempo, né incarichi ho da assolvere, finché tu non mi comandi.Né oso sgridare gli interminabili istantimentre, mio sovrano, guardo l’ora in tua attesa;né penso all’ amarezza del tuo distacco,quando tu al tuo servo hai detto addio.E neppure oso chiedere ai miei pensieri gelosi dove tu sia o cosa tu stai facendo:ma, come schiavo rattristato, non penso ad altro se non quanto felici fai coloro con cui ti trovi. L’amore è tale sciocco che, dei tuoi capricci, qualsiasi cosa tu faccia, egli non pensa male.
(Shakespeare)

UBRIACARSI DELLA PROPRIA DEBOLEZZA

Desiderava fare qualcosa che non lasciasse possibilità di ritorno. Desiderava distruggere brutalmente tutto il passato dei suoi ultimi sette anni. Era la vertigine. L'ottenebrante, irresistibile desiderio di cadere. La vertigine potremmo anche chiamarla ebbrezza della debolezza. Ci si rende conto della propria debolezza e invece di resisterle, ci si vuole abbandonare a essa. Ci si ubriaca della propria debolezza, si vuole essere ancor più deboli, si vuole cadere in mezzo alla strada, davanti a tutti, si vuole stare in basso, ancora più in basso”. Milan Kundera- L'insostenibile Leggerezza dell'Esser

giovedì 3 settembre 2009

STRATEGIA D'AMORE

«Certo, come un tempo avevo detto ad Albertine:
“Non vi amo” perché lei mi amasse,
“Dimentico quando non vedo” perché mi vedesse molto spesso,
“Ho deciso di lasciarvi” per prevenire qualsiasi idea di separazione,
così adesso era, perché volevo assolutamente il suo ritorno, che le dicevo: “Addio per sempre”;
perché volevo rivederla che le dicevo: “Riterrei pericoloso vedervi”;
perché vivere separato da lei mi sembrava peggio della morte che le scrivevo: “Avete avuto ragione, insieme saremmo infelici”».
Marcel Proust

LE RADICI DELL'AMORE

"L'amore è una pazzia temporanea, erutta come un vulcano e poi si placa. E quando accade, bisogna prendere una decisione.
Devi capire se le vostre radici si sono intrecciate al punto da rendere inconcepibile una separazione. Perché questo è l'amore.
Non è l'ardore, l'eccitazione, le imperiture promesse d'eterna passione, il desiderio di accoppiarsi in ogni minuto del giorno. Non è restare sveglia la notte a immaginare che lui baci ogni angoletto del tuo corpo.
No, non arrossire, ti sto dicendo qualche verità. Questo è semplicemente essere innamorati, una cosa che sa fare qualunque sciocco.
L'amore è ciò che resta quando l'innamoramento si è bruciato; ed è sia un'arte, sia un caso fortunato.
Tua madre ed io avevamo questa fortuna, avevamo radici che si protendevano sottoterra una verso l'altra, e quando tutti i bei fiori caddero dai rami, scoprimmo che eravamo un albero solo, non due.
Ma, a volte, i petali cadono senza che le radici si siano intrecciate.
(“Il mandolino del capitano Corelli” – Louis De Bernieres)