mercoledì 6 ottobre 2010

PERCHE' E' DIFFICILE ROMPERE CERTE RELAZIONI

Perchè, una volta iniziate, è cosi' difficile rompere queste relazioni, rinunciare al partner che ci sta trascinando nei vortici di una danza dolorosa e che ci fa star male è tanto piu' difficile quanto piu' ci ricorda i nostri struggimenti infantili.

Se si ama troppo vuol dire che si sta cercando di superare le vecchie paure, le rabbie, le frustrazioni e le sofferenze dell'infanzia, e smettere significa rinunciare a un'occasione preziosa di aver trovato sollievo e di rimediare ai torti che ci sono stati fatti.

Se queste sono le fondamenta psicologiche inconsce che rendono comprensibile la PULSIONE (IN SEGUITO SI TRASFORMA IN COMPULSIONE E COERCIZIONE A RIPETERE, SENZA RIUSCIRE A SMETTERE) a restare con lui a dispetto della sofferenza, esse rendono ben poca giustizia all'intensità dell'esperienza reale e cosciente.

Sarebbe difficile esagerare il peso del carico emotvo che questo tipo di relazioni, una volta iniziate, comportano per la donna coinvolta.

Se cerca di rompere il suo rapporto con l'uomo che ama troppo, prova una scossa tremenda, come se una corrente di Volts stesse viaggiando lungo i suoi nervi e sprizzando da tutti i loro terminali.

Risorge l'antico senso di vuoto e le turbina intorno, spingendola in fondo al pozzo dove vive ancora il suo terrore infantile di essere sola, e dove sonnecchia una sofferenza che minaccia di risvegliarsi.

Questa specie di carica, la scintilla, l'alchimia, la pulsione a stare con l'altro e a fare in modo che il rapporto funzioni, non si ritrova con la stessa intensità in relazioni piu' sane e soddisfacenti, perchè non implicano la possibilità di far quadrare i vecchi conti, di prevalere su cio' che un tempo ci opprimeva.

E' questa eccitante prospettiva di raddrizzare vecchi torti, di conquistare l'amore perduto e di ottenere l'approvazione negata, la chimica inconscia che sta dietro l'innamoramento delle donne che amano troppo.

"LA PAURA DEL DISTACCO NELL'AMORE TOSSICO" di R. NORWOOD

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Se fosse realmente così.......sarebbe molto, ma MOLTO dura

Claudia ha detto...

Analisi azzeccata!Dispiace doversi confrontare con chi resta sordo alla propria stessa coscienza. Con chi ha ricevuto senza mai dare o forse, ha consegnato all'altra solo la miseria convincendo se stesso di aver dato tanto, troppo:l'avarizia dei sentimenti è la lebbra dell'anima...