Blog del sito www.maldamore.it inerente le riflessioni sull'amore elaborate nei campi della letteratura, della poesia, della filosofia e della psicologia
domenica 26 agosto 2012
sabato 25 agosto 2012
Tu non desideri che lei sia felice, e se proprio lo desideri, vuoi che sia felice con te. Non hai mai pensato che amare veramente una persona significa anche gioire della sua felicità altrove. Vuoi essere tu la sua felicità, perchè è bello essere importante per qualcuno. Oppure speri che lei possa renderti felice, la carichi di questa responsabilità e lei finirà col deluderti. Lei non deve essere un antidolorifico, perchè tanto non guarisce la ferita, la anestetizza per un po’ così non ci pensi e nel frattempo stai meglio. Fabio Volo
mercoledì 22 agosto 2012
martedì 21 agosto 2012
domenica 19 agosto 2012
“C’è qualcosa nel tuo abbraccio che non so spiegare. Qualcosa che placa ogni mia paura e che mi rassicura anche quando fuori piove forte. Credo sia questo l’amore. Lo sento ogni volta che apri le tue braccia e mi fai stendere sul petto. Nel tuo abbraccio trovo tutta la mia casa. La mia pace". Serena Santorelli
"Fuori sei congelata, vetro che sembra intatto, dentro hai un meccanismo rotto in schegge taglienti che falciano senza pietà, un cronometro che pretende di non morire. A volte vorresti solo dormire, magari per anni, e risvegliarti nuova, sana, pulita, tutta intera. Favolosamente stabile." G. Arduino
Nel rapporto con gli altri, chiediti sempre se vale la pena. Se vale la pena aspettarli, comprenderli, capire i loro silenzi. Giustificare i loro comportamenti, i loro allontanamenti. Chiediti fino a che punto sei disposto ad accettare tutto ciò. E non c'entra il bene che vuoi loro. È che tutto ha limite. G. P. De Felice.
LA RELAZIONE FRA AMORE E VITA
“Dell’amore si può parlare con belle parole; ma della vita? La vita sta al di sopra dell’amore. Ma l’amore è la madre insostituibile della vita. La vita non dovrà mai essere costretta nell’amore; invece l’amor
e dovrà essere costretto a entrare nella vita. L’amore potrà anche essere soggetto a sofferenza, non così la vita. Finchè l’amore è pregno di vita, dev’essere tenuto in gran conto; ma una volta che abbia dato origine alla vita, diventa un guscio vuoto e preda della caducità. […]
Non parlo più in nome dell’amore, ma della vita. […]
Un essere umano ha bisogno della madre finchè la sua vita non si sia sviluppata. Poi si separerà da lei. E la vita ha bisogno dell’amore finchè non si sia sivluppata, poi se ne separerà. Dura è la separazione del bambino dalla madre, ma ancora più duro è separare la vita dall’amore. […]
Il principio di tutte le cose è l’amore, ma l’essenza delle cose è la vita. Questa distinzione è crudele. Perché, o spirito del profondo più tenebroso, mi costringi a dire: chi ama non vive, e chi vive non ama? Ho sempre sostenuto il contrario!”
C.G.Jung
"Tutti dicono che il cervello sia l'organo più complesso del corpo umano, da medico potrei anche acconsentire. Ma come donna vi assicuro che non vi è niente di più complesso del cuore, ancora oggi non si conoscono i suoi meccanismi. Nei ragionamenti del cervello c'è logica, nei ragionamenti del cuore ci sono le emozioni." Rita Levi Montalcini
Non gettate perle ai porci, non perchè i porci sono cattivi e non apprezzano le perle, ma perchè per loro sono come pietre e non possono mangiarle. Allo stesso modo non vi offrite a chi non può apprezzarvi non perchè è insensibile o inferiore a voi, perchè per coloro voi siete persone che non riescono a capire e con cui non entrano in risonanza. Roberto Cavaliere
LE MENZOGNE IN AMORE
Mi avresti amata lo stesso se non fosse stato il filtro a mostrarmi bella e desiderabile ai tuoi occhi? Mi avresti creduta se quando sussurravo il tuo nome piano mentre mi stringevi fra le braccia, fossi stata in pred
a all’ebbrezza del vino?
Tu sai che non è stato il vino. Il vino non ubriaca abbastanza. Non è stato il filtro.
Nessun filtro, nessun veleno è senza antidoto. Siamo caduti l’uno addosso all’altro con la consapevolezza e la volontà.
Tu sai come lo so io che abbiamo amato in pochi momenti rubati più di quanto sia possibile amare in una vita intera.
Non potete vedere, perché siete voi le vittime dell’inganno. Avete bevuto la nostra bugia, noi non bevemmo nessun filtro d’amore.
Lo devo ai tuoi ricci scuri, alla curva perfetta del tuo gomito quando mi stringe la vita, lo devo a chi ha voglia di sapere come è andata davvero la storia.
Non come viene raccontata nel melodramma, no. Quella è solo metà della storia, raccontata per salvare le apparenze e la decenza.
Siamo sempre stati lucidi. Abbiamo sempre saputo quello che stava accadendo. E non volevamo impedirlo, no, per niente al mondo.
Ascoltate, ascoltate questa storia che non c’è nel melodramma, ma che è successa davvero: della capacità di due amanti di ingannare senza però raccontare nemmeno una bugia.
Mio marito sapeva tutto. Per questo venni convocata quel giorno a giurare davanti al mondo, al bosco e a Dio.
Il mio Tristano aspettava, coperto di stracci e camuffato in viso, per fornirmi la colpa e la salvezza, sul ciglio della strada, dove la pioggia aveva allagato il passaggio.
Si avvicina a me, il mio Tristano mendicante, e mi prende in spalla come gesto di rispetto per la sua sovrana. Davanti allo sguardo compiaciuto di mio marito, e con la sua approvazione, si inginocchia davanti a me.
Gli monto in spalla, mi guada attraverso il fango della carreggiata. Arrossisco.Chi ha voluto interpretare il mio rossore come un segno di pudore è complice dell’inganno.
Quando mi verrà chiesto di giurare, in tutta onestà potrò dire di non aver mai avuto tra le mie cosce nessun altro uomo se non mio marito e quel mendicante che mi ha aiutato ad attraversare la pozzanghera.
Ora che tu non ci sei, non c’è più la menzogna e non c’è più la verità.
E non voglio esserci più nemmeno io.
Ma in un mondo che chiede giuramenti e promesse come rassicurazioni, ha senso davvero parlare di amore?
Tra persone che giustificano i propri atti con la scusa del vino, del filtro, dell’ebbrezza, ha senso davvero parlare di verità?
A chi vuole credere che il nostro amore fosse così forte perché creato da un incantesimo io non posso che augurare di provare un giorno, un amore così vero che non ha bisogno di nessuna giustificazione per esistere, se non se stesso.
A chi ha bisogno di promesse e giuramenti per esser certo dell’amore del proprio amato, io non posso che augurare di essere sempre ingannato, ma con la dolcezza e l’attenzione con cui siamo stati in grado di ingannare noi.
Perché chi chiede una promessa sta chiedendo di essere ingannato.
(Queste onde, questa melodia: devo ascoltarle? devo berle? aspirarle, svanire in esse, esalare e fondermi con essere e farmi onda, vapore e melodia io stessa?)
Ed ora che tu non ci sei, non c’è più il motivo dell’inganno e non c’è più ragione di nessuna verità.
Qualunque cosa noi vogliamo chiamare verità svanisce, resta solo il fatto che più che l’un l’altro abbiamo amato il nostro amore. Ed ora che non ci sei più io restituisco la mia vita e tutto il mio amore ed ogni pensiero ed ogni resistenza all’ultima, unica, verità:“Nel flusso ondeggiante, nella risonante armonia, annegare, inabissarmi nel respiro del mondo”.
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