giovedì 16 gennaio 2014

LETTERA AD UNA FIGLIA SUGLI UOMINI

Gli uomini, ti dicevo.
Amali, ma senza farti troppo male.
Amali, senza mai mancarti di rispetto.
Sono tremendamente imperfetti, credimi, a volte sono rozzi, e spesso non trovano le parole.. anzi.. stanno 
semplicemente troppo zitti, quando tu avverti il desiderio di essere inondata di verbi, sostantivi,vorresti che usassero, l’infallibile intelligenza del cuore, piuttosto che la labile, ragionevolezza della mente.
Spiega loro, il coraggio,la lealtà..l’invincibile.. magica, potenza di un abbraccio, il languore di una carezza fra i capelli.
Infine sposali,soltanto quando avranno imparato ad asciugare quella lacrima sul ciglio dei tuoi occhi fieri.

Paola Calvetti - Lettera a mia figlia sugli uomini


1 commento:

Sergio ha detto...

La signora Calvetti deve aver avuto una vita sentimentale piuttosto infelice.
Almeno quanto questa poesiola tanto apprezzata in rete ma davvero deprimente come visione del mondo maschile e femminile: il primo terribilmente imperfetto, rozzo e bisognoso di essere guidato ad una esistenza decente (Spiega loro, il coraggio, la lealtà..) e il secondo - per deduzione - fiero, impavido, onesto ed equilibrato, solo appena venato da qualche debolezza.
Se voleva spiegare a sua figlia che gli uomini sono diversi dalle donne in campo sentimentale (non è affatto una regola) magari poteva farlo in modo un po'più aderente alla realtà.
Così rischia di creare una infelice.